Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Franzen Jonathan
Titolo: Forte movimento
Editore: Einaudi
Scritto prima dell'ormai celebrato Le correzioni, questo romanzo ci rivela molte cose dell'America di oggi in modo quasi profetico; i terremoti provocati quasi certamente da una fabbrica di sostanze chimiche che non segue le norme di sicurezza nello smaltimento dei rifiuti tossici. La scoperta di questa grave situazione ambientale viene scoperta da una sismologa di Harvard, Renee, che insieme al giovane ed ingenuo Louis è la strana e contraddittoria protagonista di questo romanzo forte, come recita anche il titolo italiano. I rapporti amorosi complessi , il fallimento delle relazioni familiari, l'ipocrisia della religione, il conformismo sociale, le crociate antiabortiste, la vacuità del personale che ruoota intorno alla comunità scientifica di una università tanto prestigiosa, ci rivelano attraverso la scrittura analitica e terribilmente equilibrata di Franzen le gravi disfunzioni di una società americana sempre più moralmente compromessa, sempre più lontana dai valori pragmatici ma anche spirituali che ne hanno caratterizzato in passato la democrazia.Un libro amaro, con qualche pagina di troppo, ma che spinge a riflessioni sul nostro immediato futuro non troppo consolanti.

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